lunedì 23 giugno 2025

LA COSTANTE INCOSTANZA DI TRUMP

L’ANSIA del PRIMO PIANO PERMANENTE
Di Iole Natoli
                                                        47º


Un commentatore – non ricordo più quale - si è dissociato dal parere espresso su Repubblica da Bremmer, secondo cui l’attacco all’Iran ordinato da Trump sarebbe stato dettato dal suo Ego. La contestazione si basa sull’idea che il presidente statunitense in realà non si muoverebbe da solo, ma avrebbe intorno consiglieri politici che nella circostanza attuale lo avrebbero sostenuto nella scelta.

L’argomentazione mi sembra debole. Se è vero che Trump agisce di concerto con i suoi consiglieri, allora tali esimi signori avrebbero dovuto sconsigliarlo quando ha basato la sua campagna, nonché il suo primo affacciarsi sulla scena da 47º presidente, sbandierando l’assoluta certezza che avrebbe fatto cessare i conflitti armati nell’arco di 24 ore soltanto.

Trump ha un Ego smisurato e non c'è altra motivazione profonda che lo muove. Chi lo ha consigliato e sostenuto ne è stato consapevole sin dall’inizio e lo ha scelto proprio per questa caratteristica che lo rende manovrabile a piacimento.

Gli stessi interessi economici di Trump sono subordinati all’aura di grandezza di cui vuole fregiarsi a ogni costo. Essere il primo, il più grande se non addirittura l’unico, almeno quanto a visibilità.

C’erano guerre in corso? Allora, per distinguersi e regalarsi una qualche unicità, si è dichiarato in grado di generare immediatamente la pace. Qualcuno aveva già provato a ribattezzare il Golfo del Messico o a includere negli USA il Canada e la Groenlandia? No? Perfetto, lui lo annuncia. Non ha portato la pace né in Ucraina né in Medio Oriente? Allora l’uso di un super bombardiere di primissimo impiego si rivela un promettente veicolo per la sua unicità, cosicché non sapremo mai se Netanyahu ha utilizzato Trump o se Trump ha utilizzato Netanyahu. Del resto cambia poco, a uno così basta lasciar intravedere una VETRINA MONDIALE, un qualche PRIMO PIANO PERMANENTE per ottenere il suo appoggio incondizionato.

C’è da aver paura di Trump? Sì, ma solo se, prima che qualcuno del suo stesso Paese lo rovesci, avrà tempo per qualche altra prodezza.
Quanto all’arma nucleare, c’è da pensare che non mediti di sganciare un’atomica, perché non ne possiede una di potenza superiore a tutte le altrui, c’è chi lo batte. Su questo fronte possiamo tranquillizzarci. Per avere un primato superiore a quello regalato agli americani dai crimini compiuti a Hiroshima e Nagasaki, dovrebbe distruggere l’intera umanità. E chi lo celebrerebbe in tal caso? Gli verrebbe meno il gran pubblico, alimento del tutto necessario per mantenere pimpante il proprio Ego.

Un primato, d’altra parte, lo ha già. È il presidente più macroscopicamente incostante della storia. “Nessuno sa quel che farò» è la sua cifra. La dichiara, ne è fiero e, per paradosso, del tutto stabilmente la mantiene.

Immagine: link pixabay.com/it

24 Giugno 2025

 

© Iole Natoli

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