martedì 23 marzo 2021

VACCINAZIONI / LETTERA APERTA al Governo sul caso Lombardia e sulle oscure liste fai-da-te

BASTA MORIRE DI COVID IN LOMBARDIA!

di Iole Natoli

 

immagine creata da YusufSangdes per it.freepik.com, rielaborata da Iole Natoli


LETTERA APERTA al Ministro della Salute, al Presidente del Consiglio, alla Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, al Commissario straordinario per l'emergenza Covid-19 e ad altri.

Egregio Presidente del Consiglio ed Egregi Responsabili per la Salute e per la formulazione e le applicazioni del piano anti-Covid-19,

Abbiamo appreso con sollievo dell’ordinanza 4/2021 della Consulta, che ha riaffermato quanto già desumibile dall’articolo 117 della nostra Costituzione sulla priorità dello Stato rispetto al volere delle Regioni in situazioni di profilassi internazionale (117, q), come l’attuale pandemia Covid-19.

Siamo però sorpresi, oltre che angustiati, che ad essa hanno fatto seguito fin qui solo parole, non sempre peraltro molto chiare.

Non riteniamo che i compiti dello Stato si esauriscano nel varare piani vaccinali o nel curare in parte la logistica, ma che rientri tra essi il garantire l’applicazione corretta del piano su tutto il territorio nazionale, intervenendo DIRETTAMENTE, senza più attendere una richiesta regionale, dove l’applicazione sia già fallimentare come nella Regione Lombardia.

Le disastrose e disastranti condizioni in cui versa il sistema di prenotazioni lombardo non sono ancora mutate sino a oggi. Se l’amministrazione regionale è incapace – come risulta ampiamente manifesto – di operare per la tutela dei suoi cittadini, spetta allo Stato porre in essere TUTTE le misure necessarie per SOLLEVARE DALL’INCARICO chi non sa agire efficacemente, che si tratti di una piattaforma on line, di questo o quell’assessore o dell’intera Giunta, ivi compreso il suo Presidente. Solo ai già morti può non interessare un   cambiamento; a quelli che, malgrado l’inerzia di chi li governa, sono ancora tra i vivi, invece sì.

Chiediamo dunque un RAPIDO INTERVENTO per la gestione DIRETTA delle vaccinazioni in Lombardia, dal primo all’ultimo livello della catena necessaria per l’attuazione IMMEDIATA del piano pandemico nazionale.

Infine, avendo appreso di quanto avvenuto in diverse parti d’Italia con l’accesso alle dosi eccedenti liberamente offerto, tramite prenotazioni scritte a mano agli amici, agli amici degli amici, nonché agli amici degli amici di amici di altri amici, gradiremmo che la disposizione del Generale Figliuolo di distribuire le dosi giornaliere inutilizzate “a chi passa”, fosse mutata in una formula meno rischiosa, più trasparente e più chiara, subordinando anche le eccedenze al rispetto delle liste di attesa per evitare che siano offerti vaccini ai primi “fortunati” di passaggio, privi di priorità di un qualche tipo e conseguentemente di diritto. Non sarà poi così irrealizzabile predisporre, con i mezzi informatici alla portata anche di cani e di gatti, liste di persone da contattare quotidianamente, affinché confermino o neghino la loro disponibilità giornaliera a raggiungere i centri vaccinali per le eventuali dosi in esubero.

Porgiamo da ancora vivi, non si sa più per quanto, i nostri migliori ma anche sofferti saluti.

Iole Natoli (giornalista) 
e Irene Maria Ferraro, Ekaterina Menchetti, Renata Del Sal, Marina Bergamaschi, MariaLetizia Maggio, Annamaria Gobbetti, Antonio Voltolini, Lidia Vitali, Assunta Nastri, Arch. Pietropaolo Cannistraci, Nives Blasi, Antonella Rossi, Daria Gonzatti, Roberto Albertoni, Marina Ines Cavallo, Lidia Faini, Laura Gennari, Mattia delli Carri, Serafina Di Majo, Gioia Lupi, Eleonora Facco, Deborah Leggeri, Antonio Colombi, Paolo Gualtieri Vitali, Cornelio Montalbetti. 

Milano, 23/03/2021


Nota: successivamente all'invio della Lettera, sono pervenute le adesioni di Anna M. Marzano e Laura Martini.

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LETTERE APERTE precedenti in tema Covid-19 su questo blog

1 - Può il Governo di una Nazione farsi inerte dinanzi alla NON PROTEZIONE degli anziani? / Lettera aperta a Presidente del Consiglio e Ministri
https://bricioledipolitica.blogspot.com/2021/01/puo-il-governo-di-una-nazione-farsi.html

2 - È legittimo voler subordinare all’economia e agli interessi di parte la Vita? / Lettera aperta a Presidente del Consiglio e Ministri
https://bricioledipolitica.blogspot.com/2021/02/e-legittimo-voler-subordinare_14.html

3 - Covid-19 e Priorità vaccinali in conflitto / Lettera di alcuni cittadini al Governo, a vari Responsabili per la salute e ai Presidenti di Regione
https://bricioledipolitica.blogspot.com/2021/03/covid-19-e-priorita-vaccinali-in.html

Nota: immagine creata da YusufSangdes per it.freepik.com, rielaborata da Iole Natoli

 

lunedì 1 marzo 2021

Covid-19 e Priorità vaccinali in conflitto / Lettera di alcuni cittadini al Governo, a vari Responsabili per la salute e ai Presidenti di Regione

Al fine di renderla “aperta” come da richiesta pervenuta, ospito una nuova Lettera di alcuni membri di un Gruppo FB indirizzata al Governo, a vari responsabili per la Salute e ai Presidenti di Regione, in quanto in linea con due precedenti Lettere pubblicate sul tema in questo blog (17 gennaio e 14 febbraio ), 
Iole Natoli

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Slittamenti delle Priorità nelle Vaccinazioni, che precipitano in una “coda a scomparsa” alcune fasce di Anziani

di Maria Letizia Maggio


 

 

 

 

Tabella del Portale EpiCentro
Epidemiologia per la sanità pubblica
dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità)

ALL’ATTENZIONE DEL  PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E DEI  RESPONSABILI PER LA SALUTE E PER LA FORMULAZIONE E LE APPLICAZIONI DEL PIANO ANTI-COVID-19

Noi sottoscritti, appartenenti alla Rete per i Diritti Costituzionali degli Anziani, come cittadini interessati all’applicazione del piano vaccinale e appartenenti ad una fascia di età la cui letalità si attesta al 3%, esprimiamo qui la nostra preoccupazione per l’andamento che si profila in merito alle vaccinazioni Sars Cov2.

Sul sito del Ministero della Salute è presente il documento del giorno 8 febbraio u.s. dal titolo “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-COV2/COVID19” (1) che riporta il seguente ordine di priorità:

Categoria 1 - Persone estremamente vulnerabili, affette da condizioni che per danno d'organo pre-esistente o in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a Sars-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid, a partire dai 16 anni di età;

Categoria 2 - Persone di età compresa tra 75 e 79 anni;

Categoria 3 - Persone tra 70 e 74 anni;

Categoria 4 - Persone con aumentato rischio clinico se infettate da Sars-CoV-2, da 16 fino a 69 anni;

Categoria 5 - Persone di età compresa tra 55 e 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico;

Categoria 6 - Persone tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico.

In data 22 febbraio us., il Ministero della salute ha elevato l’autorizzazione  del vaccino Astrazeneca da 55 a 65 anni di età. (2) Il fatto che non si precisi quando e con quale vaccino si voglia tutelare la fascia compresa tra i 66 e i 69 a cui noi apparteniamo, unitamente alla proposta di anticipare la vaccinazione della categoria 6 suddividendola in categorie minori privilegiate, (come sembra stiano già facendo alcune regioni,dai cui piani vaccinali sono scomparse tutte le fasce d’età tra i 66 e i 79 e non solo la nostra (66-69)), ci preoccupa profondamente, in quanto la combinazione dei due fattori porrebbe la nostra categoria in un limbo dall’incerta durata, facendola finire in coda al piano vaccinale malgrado il rischio di mortalità elevato.

Dal report ISS (3) infatti si evince che nel periodo 1 ottobre 2020 - 31 gennaio 2021 ci sono stati 49.274 decessi, di cui 8.056 60-69 enni e 20.795 70-79enni = 28.851 decessi nella fascia 60-79 anni. In media 240 decessi al giorno, 7200 decessi per un mese. Considerando che i 60-65enni delle categorie prioritarie saranno vaccinati nelle prossime settimane, è ipotizzabile una previsione di 200 morti al giorno per i prossimi tre mesi tra gli anziani, un rimescolamento di carte che potrebbe costare fino a 18.000 morti.

Preoccupa inoltre che alcune regioni seguano tempi e modi di somministrazione differenti dalle linee guida governative, creando di fatto una sperequazione tra i cittadini che hanno diritto allo stesso trattamento su tutto in territorio nazionale. A tal proposito (per altra problematica) la Corte Costituzionale «ha ritenuto che il legislatore regionale, anche se dotato di autonomia speciale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da COVID-19, diffusa a livello globale e perciò affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale». (4) Per estensione, riteniamo che possa applicarsi anche in tema di piano vaccinale.

I sottoscritti firmatari, particolarmente preoccupati per lo slittamento dei tempi vaccinali, chiedono di non essere lasciati in coda, in quanto dare una priorità a categorie più giovani non riduce la diffusione del contagio. «Questo perché, a differenza dei vaccini basati su mRNA, il vaccino di Oxford non sembra bloccare l’infezione: la protezione che si è osservata finora è irrilevante, anche se nuovi dati sono in elaborazione e si spera che siano migliori» (dott. Viola intervista a La Stampa del 24 febbraio 2021) (5)

Non è infatti al momento dimostrato che i vaccinati non possano inconsapevolmente infettare le persone con cui vengono a contatto e, com’è noto, i giovani non solo hanno un numero di contatti sociali abitualmente maggiori di altre categorie, ma sono anche i più insofferenti all’adozione di misure di precauzione specifiche atte a limitare il contagio.

Lasciare indietro le persone sopra indicate, dunque, potrebbe significare destinare i non giovani a gravi conseguenze o alla morte.

Chiediamo pertanto una attenta rimodulazione del piano vaccinale con particolare attenzione al rischio di letalità, volendo considerare la fascia da 79 a scendere a 66 senza soluzione di continuità.

Certi che vorrete tenere in debita considerazione la nostra istanza, porgiamo distinti saluti.

Maria Letizia Maggio
e Margherita Acri, Marcello Luca, Nazzareno Marinelli, Elide Alboni, Marta Pirozzi, Camilla Hensemberger, Renata Del Sal, Marina Bergamaschi, Miriana Baraboglia, Pietro Scordo.


Avellino, 1 marzo 2021

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Link:

(1)

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia?fbclid=IwAR2VSXr-CHQmYxxrzTVahkW7txJFiK4BGe1c0Daurv_s7KWbPJFxl4JcNLY

 

(2)

http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/archivioNormativaNuovoCoronavirus.jsp?fbclid=IwAR2XTG_aFMLjfILcqsUWEdM2RiT6n-Xt_EA0669c1omq9c7t4W7uUWXsRzY

 

(3)

https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-decessi-italia

 

(4)

https://www.ilpost.it/2021/02/24/corte-costituzionale-accolto-ricorso-del-governo-contro-legge-regionale-valle-aosta/?fbclid=IwAR3ITeFVEQBBJx13YoXkXk2GuIiqjwJoHSX1L7u9ePAqfY6GtULcah0PglA

 

(5)

https://www.lastampa.it/topnews/lettere-e-idee/2021/02/23/news/i-veri-limiti-di-astrazeneca-1.39941490

 

(6) foto

https://www.epicentro.iss.it/.../sars-cov-2-decessi-italia

 

 

domenica 14 febbraio 2021

È legittimo voler subordinare all’economia e agli interessi di parte la Vita? / Lettera aperta a Presidente del Consiglio e Ministri


Covid -19 / Priorità nelle Vaccinazioni e Diritti costituzionali degli Anziani e dei Soggetti a rischio / Secondo tempo

di Iole Natoli


LETTERA APERTA al Ministro della Salute, al Presidente del Consiglio, alla Ministra per gli Affari regionali e le Autonomie, a membri dell'ISS e del Cts.

Egregio Presidente del Consiglio ed Egregi Responsabili per la Salute e per la formulazione e le applicazioni del piano anti-Covid-19,

in data 19 gennaio c.a. abbiamo inviato all’allora Presidente del Consiglio e ai vari responsabili per la Salute una Lettera aperta in cui, in opposizione ad alcune sollecitazioni contrarie, chiedevamo il rispetto delle Priorità per gli anziani.

Ci appare urgente riprendere oggi la parola, sia per rivolgere a Lei, Signor Presidente, e al suo Governo i nostri auguri per un sereno lavoro, sia per aggiornare quanto espresso allora alla luce di alcune situazioni di recente emersione.

Nel richiamarci nella Lettera citata al Piano Strategico dell’Italia per la Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del 2 dicembre 2020, eravamo consapevoli del passo specifico che qui riportiamo:
«Le raccomandazioni saranno soggette a modifiche e verranno aggiornate in base all’evoluzione delle conoscenze e alle informazioni su efficacia vaccinale e/o immunogenicità in diversi gruppi di età e fattori di rischio, sulla sicurezza della vaccinazione in diversi gruppi di età e gruppi a rischio, sull’effetto del vaccino sull'acquisizione dell’infezione, e sulla trasmissione o sulla protezione da forme gravi di malattia, sulle dinamiche di trasmissione del virus SARS-CoV-2 nella popolazione nazionale e sulle caratteristiche epidemiologiche, microbiologiche e cliniche di COVID-19».

Non è dunque contro possibili aggiustamenti da valutare a seguito della carenza di alcuni vaccini e alla comparsa di alcune varianti del Virus che manifestiamo qui il nostro pensiero; alcune considerazioni ci sembra tuttavia necessario evidenziarle, a tutela del nostro interesse non dissociato da quello dell’intera popolazione italiana. Ciò sia alla luce delle “Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19” dell’8 febbraio, sia a seguito di un pullulare di richieste di priorità di vario tipo collegate a talune categorie di lavoratori (dagli insegnanti genericamente intesi, ai tassisti cari alla Regione Lombardia che ci appare eccessivamente attenta ai profitti).

Sottoponiamo dunque alla valutazione talune nostre istanze, suddividendole per maggiore facilità espositiva nei punti che seguono. Sostanzialmente, raccomandiamo:

1 – l’adozione di un’ELASTICITÀ RAGIONATA, non legata alla produttività e all’economia ma subordinata al diritto alla vita di ciascuno e dunque alle priorità inizialmente individuate – come scritto nel testo precedente, a cui nuovamente rinviamo -, integrate dalla protezione dei disabili e dalla nuova necessità di “sterilizzare”, eventualmente con interventi mirati, i microfocolai delle varianti come suggerito di recente dall’infettivologo Prof. Matteo Bassetti e sentito il parere in proposito dell’ISS e degli altri componenti del ricostituendo Cts;

2 - l’acquisto, non da oscuri mercati privati e comunque in tempi rapidi, di nuovi vaccini o di altre forniture di quelli a RNA ovvero di vaccini sufficientemente sperimentati, per tutelare nel miglior modo possibile le categorie prioritarie già in precedenza indicate, senza che si cerchi di sopperire alle carenze col rinviare la dose di completamento (pratica condannata da TUTTI i virologi).
Non dunque ancora di AstraZeneca, se e finché permarranno sia la scarsissima se non inesistente sperimentazione sugli anziani, sia l’ipotesi di non copertura delle varianti, sudafricana, brasiliana o di altre a venire.
Sappiamo infatti che, per un 30% della popolazione vaccinata, AstraZeneca sarà non funzionante (e alcune fonti ne indicano un’efficacia al solo 10% contro la variante sudafricana). Ne consegue che quel 30% della popolazione anziana e a rischio, a cui potrebbe EVENTUALMENTE venir somministrato tale vaccino che prevede una seconda dose a distanza di 12 giorni, rimarrebbe esposta ai contagi per un tempo pari alla somma del tempo necessario per il completamento della vaccinazione con AstraZeneca e del tempo necessario affinché il nuovo vaccino, subentrante al primo rivelatosi inefficace, possa assicurare una protezione effettiva;

3 - di mantenere all’interno della categorie prioritarie particolarmente vulnerabili e non in altre quegli insegnanti e quegli altri lavoratori che abbiano una o più caratteristiche quali età avanzata e/o disabilità e/o patologie a grave rischio, tenendo conto altresì che è CONTRO il loro interesse essere vaccinati con l’AstraZeneca, per le ragioni già esposte;

4 – di assegnare invece alle persone a vulnerabilità moderata under 65 una priorità commisurata al livello del loro rischio personale, mantenendole, ove la loro condizione lo renda possibile, all’interno delle specifiche fasce d’età in quanto anche questa costituisce già da sola un fattore di rischio;

5 – di considerare che un’eventuale anticipazione della vaccinazione dei più giovani e dei meno anziani tout court comporterebbe automaticamente una messa in coda degli anziani over 55-65”, perché non si può duplicare con una bacchetta magica il personale sanitario addetto alle vaccinazioni;

6 – di considerare che un’eventuale anticipazione non ragionata della vaccinazione dei più giovani e dei meno anziani comporterebbe UN DANNO per gli “anziani over 55-65”, che vedrebbero aumentare considerevolmente la propria esposizione al contagio, alle gravi conseguenze permanenti della malattia e alla morte.
Sono proprio i giovani, infatti, insieme a una parte delle persone di mezza età, i soggetti che maggiormente non rispettano le misure di prevenzione e che, dalla vaccinazione effettuata, si sentirebbero autorizzati a ignorarle completamente, benché non vi sia nessuna certezza sulla non contagiosità dei soggetti vaccinati. Né è possibile contare ragionevolmente su un efficace controllo del territorio e ciò non solo perché l’esperienza precedente si è dimostrata utile SOLO A SACCHE e non globalmente, sia perché è impensabile che uno Stato sguarnisca le usuali postazioni del suo esercito, che ha ben altre funzioni, per disseminare lo stesso sul territorio allo scopo di controllare mascherine, distanziamenti e lockdown.

In qualità di membri della RETE per i DIRITTI COSTITUZIONALI DEGLI ANZIANI in tempi di Covid-19, ringraziamo per la cortese attenzione e rimaniamo in attesa di una Vostra cortese risposta.

Milano, 14/02/2021

Iole Natoli (giornalista)
e Maria Letizia Maggio, Marina Bergamaschi, Renata Del Sal, Ekaterina Menchetti, Serafina Di Majo, Daria Gonzatti, Maurizio Ballotti, Anna Maria Gobbetti, Gianfranco Giuliani, Nazzareno Marinelli, Laura Martini.

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Riferimenti linkati nel testo:

1 - Piano Strategico dell’Italia per la Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del 2 dicembre 2020
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2986_allegato.pdf

2 - Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3014_allegato.pdf

3 - Intervista di Tiziana Panella con Matteo Bassetti, puntata del 9.02.2021 di Tagadà (da 1.27. 05)
https://www.la7.it/tagada/rivedila7/tagada-puntata-09022021-09-02-2021-364299

4 - Vaccino AstraZeneca, studio dell'Università di Oxford, Agenzia AGI
https://www.agi.it/estero/news/2021-02-08/vaccino-astrazeneca-praticamente-inutile-contro-variante-sudafricana-11326597/?fbclid=IwAR3YAo-qz1s-9KdwoyPK0w43AJ1exsLo75uMvf6JQ4VJXNJ7CwTa1_eSyt8

 

domenica 17 gennaio 2021

Può il Governo di una Nazione farsi inerte dinanzi alla NON PROTEZIONE degli anziani? / Lettera aperta a Presidente del Consiglio e Ministri

Priorità nelle Vaccinazioni anti-Covid e Diritto degli Anziani alla Vita

di Iole Natoli

 

by YusufSangdes per it.freepik.com, rielaborazione di Iole Natoli

LETTERA APERTA al Ministro della Salute, al Presidente del Consiglio, al Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie e al Viceministro della Salute.

Egregio Presidente del Consiglio, Egregio Ministro della Salute, Egregio Viceministro della Salute, Egregio Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie -

Ci rivolgiamo a Voi perché le pressioni del mondo della scuola e di alcuni esponenti politici per una sovversione delle priorità delineate nel Piano Strategico dell’Italia per la Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del 2 dicembre 2020, unitamente alla bozza del Piano strategico-operativo di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023, elaborata dal Ministero della Salute, sono fonte di preoccupazione e di allarme più che giustificato tra gli anziani, specie tra quelli della fascia d’età 79-60.

A tal proposito segnaliamo che:

a) dare la precedenza al personale tutto della scuola al solo fine di evitare la DAD, contrasta con la tabella 2 delle categorie prioritarie individuate e soprattutto coi principi enunciati nel documento del 2 dicembre 2020, che si allinea alle raccomandazioni e strategie UE di contrasto alla pandemia per gli Stati membri - nonché a quelle del Regno Unito, degli USA e di molti altri Paesi tra cui il Canada e l’Australia - nel privilegiare, in una fase di alta circolazione virale, la riduzione di mortalità e morbilità nonché di sovraccarico delle strutture sanitarie, attraverso la precedenza nella protezione delle categorie più a rischio e/o di importanza essenziale che sono: gli anziani di età superiore agli 80 anni, gli operatori sanitari, immediatamente dopo gli anziani di età compresa fra i 60 e gli 80 anni (tra i quali risulterebbe automaticamente già inclusa una parte degli insegnanti) e le persone con comorbilità;

b - il contenuto della recente bozza del Piano strategico-operativo per una pandemia influenzale - in cui si legge che “quando la scarsità rende le risorse insufficienti rispetto alle necessità, i principi di etica possono consentire di allocare risorse scarse in modo da fornire trattamenti necessari preferenzialmente a quei pazienti che hanno maggiori probabilità di trarne beneficio"- costituisce una direttiva che, se estesa com’è presumibile possa accadere all’infezione pandemica in corso, colpirebbe i soggetti più anziani e quelli a rischio per comorbilità, i quali soccomberebbero in massa finché non protetti dalla vaccinazione.

Ci appare pertanto necessario avanzare le seguenti obiezioni.

1 - Destinare vaccini adatti alle fasce di età più avanzata a una vaccinazione anticipata di altri soggetti significherebbe sottrarre deliberatamente agli anziani le risorse di cui questi necessitano, specie se fosse vero, come si afferma, che alcuni dei vaccini ancora da ottenere NON presentino per gli anziani la stessa percentuale di protezione che assicurerebbero invece a individui di età inferiore.

2 – La vaccinazione degli anziani della fascia 60-79 e delle persone a rischio, con le priorità indicate nel documento del dicembre 2020 citato, avrebbe quale conseguenza lo svuotamento celere delle terapie intensive e la riduzione dei ricoveri ospedalieri per Covid-19. Rinviando a data da destinarsi la vaccinazione di tali soggetti, le terapie intensive rimarrebbero invece intasate e la “scelta” dei pazienti da trattare e salvare diventerebbe una prassi abituale di selezione, ovvero un esercizio di violenza sugli anziani che contrasta con i principi della Costituzione e con l’inviolabilità e la dignità della persona sancita dalla Dichiarazione universale dei diritti umani, nonché da innumerevoli trattati internazionali a cui l’Italia aderisce.

3 – Le pressioni per la modifica delle priorità individuate per fronteggiare questa pandemia conseguono a una serie di ritardi ed errori (tra cui quelli legati ai trasporti), di sicuro non solo italiani, di cui però si vorrebbe far pagare alla categoria più debole un prezzo ben più alto e irreversibile di quello che potrebbe pagare il mondo della scuola, qualora, nel peggiore dei casi, si dovesse fare ricorso ancora per molti mesi alla DAD.

In un’intervista concessa a Giovanni Floris per la trasmissione “Di Martedì”, andata in onda il 13 gennaio, il Presidente della Corte Costituzionale, Giancarlo Coraggio ha citato il principio di solidarietà contenuto nell’art. 2 della Costituzione come faro per l’orientamento della strategia vaccinale, in sinergia con l’art. 32 che definisce la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività. Ha anche incidentalmente definito la questione dei trasporti come “il collo di bottiglia” in cui si è incastrata la gestione della pandemia e ciò proprio in relazione al problema scuola. Quanto al diritto all’istruzione, di cui all’art. 34, l’esimio costituzionalista ha messo in luce come questo non sia da considerare violato da un’interruzione temporanea delle attività didattiche per ragioni di effettiva emergenza, come quella sanitaria attuale.

Rileviamo da parte nostra che in Italia un’interruzione prolungata delle attività didattiche non si è verificata grazie al ricorso alla DAD, pratica che è indubbiamente disagevole ma tra il disagio e la morte esiste un'abissale differenza.

Dalle dichiarazioni di qualche Sindaco e di un Presidente di Regione, abbiamo appreso che ultimamente si è provveduto a incrementare localmente il numero dei mezzi disponibili per il trasporto degli studenti e a impedire l’assembramento alle fermate e agli ingressi negli edifici scolastici con l’impiego di vigilantes volontari, ovviamente selezionati allo scopo.

Se questa strategia – che sarebbe stato doveroso attivare ben prima – dovesse apparire sufficiente a garantire il buon funzionamento della scuola in presenza, come dimostrerebbe il bassissimo numero di contagi registrati, secondo quanto affermato, ad esempio, dal Presidente della Regione Toscana, allora si opti per queste soluzioni con urgenza e su tutto il territorio nazionale, invece di dichiarare platealmente di voler sovvertire le priorità.

Se invece detta strategia non fosse considerata o non dovesse dimostrarsi bastevole, nei mesi a venire che precedono la vaccinazione degli insegnanti - categoria inserita tra quelle essenziali, che però nel documento del 2 dicembre 2020 citato segue e non affianca o precede le prioritarie poste in tabella - si ricorra ancora alla DAD sino alle ultime fasi dell’anno scolastico e accademico, al fine di garantire che gli insegnanti, in perfetta salute conservata, possano gestire in presenza gli esami evitando così la cancellazione di un anno scolastico, evento che determinerebbe senza dubbio un vulnus del diritto dei giovani all’istruzione, anch’esso costituzionalmente garantito.

È infatti evidente che la vaccinazione degli insegnanti anche giovani, in qualunque momento si voglia pensare di attuarla, serve a preservare la loro funzione e non ad arginare la pandemia. I ragazzi si contagiano tra loro nella vita quotidiana ANCHE AL DI FUORI dell’ambiente scolastico e possono continuare a far circolare l'infezione nella comunità indipendentemente dall’eventuale immunità dei docenti.

Ogni rinvio è un incremento di danno per le categorie prioritarie rinviate e quanto abbiamo fin qui evidenziato assume una drammaticità maggiore a causa dell’aumento dei rischi di cui ultimamente hanno avvertito il Paese alcuni virologi. La pandemia è prossima a diventare fuori controllo, apprendiamo dal Prof. Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all'Università di Padova, invitato da Corrado Formigli a Piazzapulita il 14 gennaio 2021. La possibilità che l’intero progetto vaccinale si riveli inadeguato, in quanto le vaccinazioni si stanno svolgendo in tempi di alta diffusione del virus, non abbattuta da misure più drastiche e durevoli delle attuali, è uno spettro con cui occorre confrontarsi al più presto. Dichiarazioni allarmate non dissimili sono state espresse dall’infettivologo Prof. Massimo Galli e dal Prof. Walter Ricciardi, del comitato esecutivo dell’OMS.

Non è tempo di esser compiacenti. Non possiamo permetterci ritardi, slittamenti, concessioni a questo o a quel settore che contesti, a questa o quella richiesta di aperture - ragionevoli o spesso sconsiderate - quando la casa brucia. I pompieri nella situazione attuale siete Voi e dunque sta a Voi e non ad altri fare di tutto per domare l’incendio.

Tornando allo scardinamento delle priorità ventilato e a conclusione di quanto fin qui esposto, in qualità di membri della “Rete per i Diritti Costituzionali degli Anziani in tempi di Covid-19” poniamo al Presidente del Consiglio e ai Ministri le seguenti domande.

·      Il Governo italiano considera eticamente accettabile l’eventualità di programmare migliaia ancora di morti tra gli anziani tra i 60 e i 79 anni e gli altri soggetti a rischio per comorbilità, rinviando a tempo indeterminato la loro protezione vaccinale?

·      Intende il Governo italiano contravvenire a principi e pratiche sancite in ambito mondiale introducendo una duplice penalizzazione di tali soggetti, violandone il diritto alla salute e alla vita sino a causare  - non nascondiamoci dietro a un dito - una strage?

·      Rinuncerebbe sostanzialmente lo Stato all’autonomia decisionale che la Costituzione gli riserva in tutte le situazioni di emergenza, per cedere ai tanti mal di pancia espressi da Presidenti di Regione ansiosi di distrarre l’attenzione da frequenti e colpevoli mancanze, sacrificando con leggerezza la vita di vittime predestinate innumerevoli?

Augurando al Governo un sereno e fruttuoso lavoro e rimanendo in attesa di una risposta ai quesiti, porgiamo intanto i nostri migliori saluti.

Iole Natoli (giornalista)
e Lidia Pola, Maria Grazia Campari, Sandra Gomiero, Annamaria Gobbetti, Irene Maria Ferraro, Giovanni Cutolo, Maurizio Ballotti, Daria Gonzatti, Laura Martini, Renata Del Sal, Marina Bergamaschi.

Milano, 17/01/2021
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Nota: immagine creata da YusufSangdes per it.freepik.com, rielaborata da Iole Natoli

Riferimenti linkati nel testo:

 

1 - Piano Strategico dell’Italia per la Vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 del 2 dicembre 2020

http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2986_allegato.pdf

2 - Bozza del Piano strategico-operativo di preparazione e risposta a una pandemia influenzale (PanFlu) 2021-2023:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1047140.pdf

3 - raccomandazioni e strategie UE di contrasto alla pandemia per gli Stati membri
https://www.ecdc.europa.eu/en/publications-data/covid-19-vaccination-and-prioritisation-strategies-eueea?fbclid=IwAR1MVl8YuGTI2vF6Yz0zS7LNgESwF_R0T2sXsCvff_jddlzMvZZ7gBgmjLQ

 

4 - strategia vaccinale Regno Unito - linee guida
https://www.gov.uk/government/publications/priority-groups-for-coronavirus-covid-19-vaccination-advice-from-the-jcvi-30-december-2020

5 - strategia vaccinale USA -linee guida
https://www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov/vaccines/recommendations-process.html

6 - strategia vaccinale Canada - linee guida
https://www.canada.ca/en/public-health/services/immunization/national-advisory-committee-on-immunization-naci/guidance-key-populations-early-covid-19-immunization.html
 
7 - strategia vaccinale, Australia - linee guida
https://www.health.gov.au/initiatives-and-programs/covid-19-vaccines/getting-vaccinated-for-covid-19/who-will-get-the-vaccines

 

8 - Intervista di Giovanni Floris col Presidente della Consulta (Di Martedì, 13 gennaio 2021)
https://www.la7.it/dimartedi/video/giovanni-floris-intervista-il-neo-presidente-della-corte-costituzionale-giancarlo-coraggio-13-01-2021-359103

9 - Intervista di Corrado Formigli col Prof. Andrea Crisanti (Piazzapulita, 14 gennaio /2021)

https://www.la7.it/piazzapulita/rivedila7/piazzapulita-puntata-del-14012021-15-01-2021-359624?fbclid=IwAR2nT-RX2ZtiDzZTlJYJ0LFhGdnPVqRvBwdRcZdglvdwtcrXGuBQVrVNyWk

 

10 - Dichiarazioni del Prof. Massimo Galli del 15 gennaio 2021, riportate dal sito iltempo.it

https://www.iltempo.it/attualita/2021/01/15/news/massimo-galli-laria-che-tira-regioni-colori-zona-arancione-parametri-indice-rt-25877331/

 

11 - Dichiarazioni del Prof. Walter Ricciardi del 15 gennaio 2021, riportate dal sito il meteo.it

https://www.ilmeteo.it/notizie/coronavirus-chiudiamo-tutto-per-1-mese-oppure-sar-una-strage-torna-a-parlare-il-prof-walter-ricciardi-174808