martedì 30 giugno 2020

MILANO / LETTERA APERTA AL SINDACO SALA E AGLI ASSESSORI GRANELLI E MARAN

PEDONI A RISCHIO SFRATTATI DAI MARCIAPIEDI SOTTO IL NASO DISTRATTO DEL COMUNE
 Testo e foto di Iole Natoli


Egregio Sindaco Sala, Egregi Assessori Granelli e Maran,
oggi ho casualmente ancora la possibilità di scrivervi dal computer di casa e non da un letto d’ospedale o dall’aldilà, ammesso e non concesso che un aldilà esista e che da lì sia possibile scrivere.
La casualità è dovuta al fatto che l’uomo in bicicletta che stava per investirmi su un marciapiedi di via Torino all’altezza della Farmacia Carrobbio, mentre mi dirigevo verso le strisce del semaforo, ha fatto in tempo a sterzare passando a un millimetro da me, anzi dalle mie braccia alzate per proteggermi respingendolo.
Cosa sarebbe accaduto, infatti, se l’impatto invece ci fosse stato? 

Sarei caduta a terra solo io, fratturandomi nel migliore dei casi qualche osso fragile? Saremmo caduti entrambi con conseguenze più o meno equamente distribuite? Sarebbe caduto solo lui, in virtù del mio respingimento istintivo?
E in quest’ultimo caso di chi sarebbe stata la colpa?
Mia, cioè di una persona che si stava difendendo da un’aggressione mobile, o solo sua che su una bici in movimento sul marciapiedi NON SAREBBE MAI DOVUTO ESSERCI? Voi potreste pensare che sì, va bene, il fatto è increscioso e lo sarebbe stato di più se l’impatto ci fosse stato, ma… che ce lo racconta a fare la signora? Noi che c’entriamo? Un motivo per cui Ve lo racconto invece c’è, anzi più d’uno. Provo ad enumerarli, per maggiore facilità di comprensione.
1
Non c’è MAI stata una CAMPAGNA televisiva o su cartellonistica rivolta ai ciclisti invasori e agli utenti di monopattini, per dissuaderli dall’utilizzare i marciapiedi. Se mai c’è stata, è stata fatta in modo tale che la maggior parte delle persone, tra cui me, non ha avuto il bene di potersene accorgere.
2
MANCA qualsiasi controllo di vigili sulle strade, che COSTRINGA detti ciclisti a non utilizzare i marciapiedi. Qualcuno ha mai sentito parlare di multe elevate a tali soggetti?
3
Non avete mai tenuto conto non soltanto dell’incolumità fisica dei pedoni ma della loro salute in generale, come dimostra la possibilità offerta agli automobilisti di parcheggiare sui marciapiedi con tanto di strisce gialle disegnate (vedere foto). Forse pensate che per scendere dagli stessi le automobili si librino in volo e magicamente raggiungano il manto stradale? Beh, non è quello che accade.

Accade invece che gli automobilisti facciano manovra scaraventando direttamente sulla faccia dei pedoni il gas dei loro tubi di scarico.
Lo stesso inconveniente DANNOSISSIMO appena descritto si verifica per le motociclette.
Ciò rientra forse in un piano meditato per la tutela della salute pubblica?
4
Il recente incremento di monopattini elettrici, di cui tanto ci si gloria, ha peggiorato la situazione già resa precaria dall’abusivismo dei ciclisti.
Adesso sui marciapiedi circolano impunemente anche loro e spesso a velocità. 

Dove stanno i controlli di cui si era sentito parlare al riguardo?
5
In tempi di Covid19 le inosservanze segnalate ai punti 1, 2 e 4 hanno anche un risvolto d’altro tipo. Ciclisti invasori e utenti di monopattini sfrecciano infatti a fianco dei pedoni ANCHE SENZA MASCHERINA ed è già tanto quando non sono in gruppi di due, tre e perfino quattro se ci sono bambini, come si verifica non solo da oggi che i contagi si dice siano diminuiti. 
Quanta concentrazione di possibile virus investe il pedone in questi casi? Qualcuno aveva parlato di distanze? Di precauzioni d’un qualche tipo da osservare?
Per concludere Signor Sindaco e Signori Assessori: a chi dovranno far causa i miei familiari se in una delle situazioni descritte mi accadrà di morire (una caduta può portare anche a questo, se si batte la testa), o di restar menomata al punto tale da non poterla agire io direttamente?
In attesa di soluzioni reali a tutti i problemi segnalati, ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti.
Milano, 30 Giugno 2020
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©Iole Natoli
giornalista
Nota:
la lettera aperta è già stata inviata per posta elettronica a tutti i destinatari   

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