PEDONI A RISCHIO SFRATTATI DAI MARCIAPIEDI SOTTO IL NASO DISTRATTO DEL
COMUNE
|
Testo e foto di Iole Natoli
|
|
Egregio Sindaco Sala, Egregi Assessori Granelli e Maran,
oggi ho casualmente ancora la possibilità di scrivervi dal computer di
casa e non da un letto d’ospedale o dall’aldilà, ammesso e non concesso che
un aldilà esista e che da lì sia possibile scrivere.
La casualità è dovuta al fatto che l’uomo in bicicletta che stava per
investirmi su un marciapiedi di via Torino all’altezza della Farmacia
Carrobbio, mentre mi dirigevo verso le strisce del semaforo, ha fatto in
tempo a sterzare passando a un millimetro da me, anzi dalle mie braccia
alzate per proteggermi respingendolo. Cosa sarebbe accaduto, infatti, se l’impatto invece ci fosse
stato?
Sarei caduta a terra solo io, fratturandomi nel migliore dei casi
qualche osso fragile? Saremmo caduti entrambi con conseguenze più o meno
equamente distribuite? Sarebbe caduto solo lui, in virtù del mio respingimento
istintivo? E in quest’ultimo caso di chi sarebbe stata la colpa? Mia, cioè di
una persona che si stava difendendo da un’aggressione mobile, o solo sua che
su una bici in movimento sul marciapiedi NON SAREBBE MAI DOVUTO ESSERCI? Voi potreste pensare che sì, va bene, il fatto è
increscioso e lo sarebbe stato di più se l’impatto ci fosse stato, ma… che ce
lo racconta a fare la signora? Noi che c’entriamo? Un motivo per cui Ve lo racconto invece c’è, anzi più d’uno. Provo ad
enumerarli, per maggiore facilità di comprensione.
|
1
|
Non c’è MAI stata una CAMPAGNA televisiva o su
cartellonistica rivolta ai ciclisti
invasori e agli utenti di monopattini, per dissuaderli dall’utilizzare i
marciapiedi. Se mai c’è stata, è stata fatta in modo tale che la maggior
parte delle persone, tra cui me, non ha avuto il bene di potersene accorgere.
|
2
|
MANCA qualsiasi controllo di vigili sulle strade, che
COSTRINGA detti ciclisti a non
utilizzare i marciapiedi. Qualcuno ha mai sentito parlare di multe elevate a
tali soggetti?
|
3
|
Non avete mai tenuto conto non soltanto dell’incolumità
fisica dei pedoni ma della loro salute in generale, come dimostra la possibilità offerta agli automobilisti di
parcheggiare sui marciapiedi con tanto di strisce gialle disegnate (vedere
foto). Forse pensate che per scendere dagli stessi le automobili si librino
in volo e magicamente raggiungano il manto stradale? Beh, non è quello che
accade.
Accade invece che gli automobilisti facciano manovra scaraventando direttamente sulla faccia
dei pedoni il gas dei loro tubi di scarico.
Lo stesso inconveniente DANNOSISSIMO appena descritto si
verifica per le motociclette.
Ciò rientra forse in un piano meditato per la tutela della salute pubblica?
|
4
|
Il recente incremento di monopattini elettrici, di cui tanto ci si gloria, ha peggiorato la situazione già resa
precaria dall’abusivismo dei
ciclisti. Adesso sui marciapiedi circolano impunemente anche loro e spesso a velocità.
Dove
stanno i controlli di cui si era sentito parlare al riguardo?
|
5
|
In tempi di Covid19 le inosservanze segnalate ai punti 1,
2 e 4 hanno anche un risvolto d’altro tipo. Ciclisti invasori e utenti di
monopattini sfrecciano infatti a fianco dei pedoni ANCHE SENZA MASCHERINA ed
è già tanto quando non sono in gruppi di due, tre e perfino quattro se ci
sono bambini, come si verifica non solo da oggi che i contagi si dice siano diminuiti.
Quanta concentrazione di possibile virus
investe il pedone in questi casi? Qualcuno aveva parlato di distanze? Di
precauzioni d’un qualche tipo da osservare?
|
Per concludere
Signor Sindaco e Signori Assessori: a
chi dovranno far causa i miei familiari se in una delle situazioni
descritte mi accadrà di morire (una caduta può portare anche a questo, se si
batte la testa), o di restar menomata al punto tale da non poterla agire
io direttamente?
In attesa di
soluzioni reali a tutti i problemi segnalati, ringrazio per l’attenzione e
porgo distinti saluti.
|
Milano, 30 Giugno 2020
––––––––––––––––––––
|
|
Nota:
la lettera aperta è già stata inviata per posta elettronica a tutti i
destinatari
|
Nessun commento:
Posta un commento