giovedì 29 agosto 2019

Giuseppe Conte - XVIII LEGISLATURA FASE 2

È possibile che il Prof Giuseppe Conte abbia appena incominciato a sorprenderci

di Iole Natoli



Dopo anni di bieca spavalderia del linguaggio politico, inaugurata da Renzi e portata ai più bassi livelli da Di Maio e ancor più da Salvini, sino al limite dell’intollerabile, il discorso supercontrollato e pacatamente forbito di Conte mi sembra un caraffa d’acqua fresca in un clima di estrema siccità. 

La capacità, definita camaleontica da alcuni, di adattarsi alle situazioni contingenti senza però perdere un timone a cui peraltro non era abituato, è per me il segno di una duttilità inconsueta, che potrebbe imprimere uno sviluppo inedito alla stagione politica italiana, sospingendola verso orizzonti che abbiamo solo potuto immaginare.
Certamente c’è un pesante “neo” nel percorso, costituito dalla copertura data a Salvini sulla richiesta della magistratura a proposito della nave Diciotti. E tuttavia è possibile che nella situazione di allora, direi negli equilibri/squilibri in cui navigava allora il governo, Conte abbia ritenuto che una sconfessione del Ministro dell’Interno e vicepremier su quel tema soltanto potesse provocare un vero caos, giusta o sbagliata che possa essere stata tale sua convinzione.
Può aver pensato che per sconfessare la linea di Salvini occorresse qualche urlaccio di più del vicepremier, qualche scivolone che apparisse più grossolano anche agli occhi dell’intero Movimento, qualche errore di rotta madornale. E Salvini, al culmine del suo delirio di onnipotenza, ha senza dubbio fornito tempi e mezzi ottimali affinché Conte lo mettesse all’angolo, offrendo al tempo stesso al Movimento l’ipotesi di un più favorevole riparo.
Possiamo trarre un sospiro di sollievo? Mah! Per conto mio ci provo, non so bene se perché lo ritengo suffragato dai fatti o perché avverto prepotentemente il bisogno di riporre la mia speranza in qualcuno.
Che possa non disilludermi il futuro.

Milano, 29 Agosto 2019
© Iole Natoli

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